Restyling Sito Web: il DISASTRO che sta per COLPIRTI anche se non lo sai. Come evitare i 3 ERRORI principali + 10 Consigli da seguire per essere EFFICACI.

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Di che cosa ti parlerò in questo articolo

Un olocausto.
A questo assisto constantemente. Un OLOCAUSTO.

E no, non la faccio tragica….è che semplicemente non passa settimana in cui non parli con un imprenditore che non abbia avuto un DANNO dal rifacimento del sito web.

Poi per carità, i miei clienti sono micro e piccole aziende e quindi non parliamo di aziende che falliscono a causa di un sito web fatto male (almeno non nella maggior parte dei casi), ma a guardarla dal punto di vista tecnico, vedo i peggiori scempi compiuti da sedicenti colleghi fri -enz e uebbagenzi, che parlano bene ma razzolano male…anzi MALISSIMO.

Perché prima o poi arriva il momento in un’azienda nel quale si decide che “il sito è vecchio ed è ora il momento di rifarlo” e per decidere a chi affidare l’arduo compito ci si affida:

  • Al cuggino (oppure all’amico/dipendente che spatacca col computer),
  • Alla uebb aggenzy del collega che gli ha fatto un sito bello, salvo ignorare che bello NON significa che funziona (e nella maggior parte dei casi manco è bello davvero),
  • Oppure i più oculati tra gli imprenditori capiscono che nel 2017 non è il caso di improvvisare con la propria presenza online e ci si mette alla ricerca di un fornitore professionale: avventura che si traduce in una più o meno lunga raccolta di preventivi di gente che racconta le più disparate supercazzole, e alla fine l’imprenditore non c’ha capito una fava e sceglie o chi costa di meno o chi gli è piaciuto di più, ma senza nessun particolare metro di giudizio oggettivo….

E potrebbe anche non essere un grosso problema, se non fosse che qui parliamo di RESTYLING di siti web, e quindi di rifacimento di un sito internet che era GIÀ esistente e che va rifatto perché “è un po’ vecchiotto”…

…e i siti web molto spesso, se sono “vecchiotti” nella maggior parte dei casi sono anche avviati: in qualche modo portano dei risultati ed hanno un traffico e/o un pubblico già più o meno fidelizzato.

Qui nascono i dolori.
Perché nel caso di azienda nuova e di PRIMO sito, nel peggiore dei casi viene fatta una schifezza inutile, che di certo non è una gran cosa, ma almeno, a magrissima consolazione, NON si fanno DANNI a qualcosa che prima c’era: se un sito nasce su un dominio NUOVO come primo sito, parte da zero e male che possa andare rimane a zero.

Se invece il sito è avviato magari invece parte da 100 o da 1.000 e quello che mi capita di vedere spesso (troppo spesso) sono i danni che vengono fatti che fanno sì che quel 100 diventi 10 e quel 1.000 si abbatta a 100.

Ti faccio qualche esempio, così mi spiego meglio.

1) Sito di Ecommerce di arredamenti che ha perso il 65% di traffico (e di fatturato) dopo la messa online del nuovo sito

2) Sito di Ecommerce di oggetti per le feste che ha perso il 50% di traffico (e di fatturato) dopo la messa online del nuovo sito

3) Sito di aziendale che presenta divise di lavoro, che permette la richiesta di preventivi che ha perso il 95% di traffico (e AZZERATO il fatturato) dopo la messa online del nuovo sito4) Sito di vendita online di prodotti per parrucchieri ed estetisti aziendale che ha perso il 95% di traffico (e AZZERATO il fatturato) dopo la messa online del nuovo sito

Una vera ECATOMBE.
E mi fermo a 4 non perchè non abbia altri casi di cui mostrarti i dati, ma perchè sennò stai li a scorrere fino a quanto non ti viene il crampo al dito…

Ma perché succedono questi DISASTRI? Quali sono gli errori che vengono commessi e che portano a questi risultati?

Te li presento qui sotto

Restyling Sito Web: i 3 ERRORI che causano DISASTRI

ERRORE N°1:   Nessun Redirect 301
Il principale problema che porta al crollo del traffico organico con il restyling di un sito web e la messa online del nuovo sito consiste nel fatto che NON viene impostato nessun REDIRECT 301.

Ti spiego cos’è.
Quando si fa un sito nuovo nella maggior parte dei casi, per motivi tecnici che non sto qui a spiegarti, gli indirizzi delle pagine interne del tuo sito cambiano nel sito nuovo rispetto al sito vecchio.

Ad esempio, diciamo che nel sito vecchio hai il catalogo dei prodotti, con 100 prodotti, uno di questi prodotti è una sedia rossa e la pagina che la presenta ha un indirizzo come questo:
www.nomesito.com/prodotti/sedie/sedia_rossa

Poi metti online il sito nuovo e lo stesso prodotto ha questo NUOVO indirizzo
www.nomesito.com/sedie/sedia_rossa  che come vedi è differente dal primo.

Da cosa nasce il problema? Il problema nasce dal fatto che Google ha “in memoria” l’indirizzo vecchio, che magari è anche posizionato (e porta traffico organico) e quando metti online il nuovo sito, quello vecchio non corrisponde e provoca un errore 404 (quello che ti appare quando vedi “pagina NON trovata”).

Se questa cosa succede su 5 o 10 pagine del tuo sito nessun rischio…se succede su 100, 500 o 1.000 pagine è un disastro e il tuo sito ha un vero e proprio CROLLO del traffico organico.  Come quelli visti sopra.

Il rimedio a questo problema esiste da sempre e dovrebbe (ripeto, dovrebbe) essere conosciuto da CHIUNQUE faccia siti web e si chiama REDIRECT 301.

Senza fartela troppo tecnica il Redirect 301 è un comando dato al server su cui viene ospitato il sito web col quale si dice che se qualcuno digita l’indirizzo della pagina vecchia (www.nomesito.com/prodotti/sedie/sedia_rossa) deve essere redirezionato sulla nuova pagina (www.nomesito.com/sedie/sedia_rossa). In questo modo non si generano errori 404, Google è contento e il tuo sito non perde traffico.

Come controllare che i 301 siano a posto:
Se stai rifacendo il sito, o lo hai rifatto da poco o lo rifarai a breve, verifica da solo questo discorso del redirect 301.

Puoi farlo semplicemente avendo accesso alla tua Search Console  di Google (se non ce l’hai o non sai cos’è attrezzati).

Quando ti colleghi alla tua Search Console vai su =>Scansione => Errori di Scansione e verifica se vengono evidenziati errori nella scheda “Non Trovato”.

Se ci sono errori (soprattutto se ce ne sono molti in percentuale con il numero di pagine del tuo sito) corri immediatamente ai ripari per risolvere il problema.


ERRORE N°2:  Migrazione dei Metatag
Questo punto è collegato al precedente, ma tecnicamente separato e anche su questo bisogna PORRE MOLTA ATTENZIONE.

Se il tuo vecchio sito è posizionato, impostare correttamente il redirect 301 delle vecchie url sulle nuove è NECESSARIO ma NON SUFFICIENTE a prevenire perdite di traffico.

Bisogna infatti ESSERE SICURI che avvenga una corretta migrazione anche dell’ottimizzazione SEO delle vecchie pagine sulle nuove.

Per un approfondimento sull’ottimizzazione SEO ti rimando a quest’altro post che ho scritto qualche tempo fa, ma come ti dicevo, è FONDAMENTALE PER EVITARE DISASTRI che chi ti fa il restyling del sito web sappia che cosa sta facendo e che abbia ben chiaro che deve effettuare anche questa migrazione di dati.

Fattelo scrivere sul contratto e se intuisci POCA sicurezza sull’argomento, fossi in te lascerei perdere il fornitore in questione o se proprio sei amante del rischio, almeno diventa devoto di Padre Pio: magari succede il miracolo e ne vieni fuori VIVO.


ERRORE N°3:  NON cambiare ciò che funziona
Questo terzo punto rappresenta un errore altrettanto grave che vedo speso commesso che NON si riferisce alla perdita di traffico organico, almeno non direttamente.

Ma che a volte può essere altrettanto DANNOSO per le performance di un sito.
Mi riferisco alla voglia di cambiate per forza tutto quello che c’è in un sito, anche le cose che funzionano e che si dovrebbero lasciare così come sono.

Mi spiego con un esempio.
Diciamo che magari hai un sito che ti porta già molti contatti.
Diciamo che il tuo sito presenta i tuoi prodotti e/o servizi e la gente li vede, si informa, naviga il catalogo prodotti e poi ti contatta scrivendo una mail o telefonando.

Magari la cosa funziona anche discretamente.

Poi quando decidi di fare il restyling del sito, viene a te o a  quel geniaccio di frilenz che te lo realizzaerà un’ideona del tipo:

Ma perché non facciamo un bell’ecommerce così la ggente compra direttamente e non ci sto più al telefono tutto il tempo?

Che fantastica idea, eh? Guarda davvero nà roba geniale…

Se non fosse che poi magari scopri che improvvisamene non ti si fila più nessuno, e i contatti email e telefonici che avevi prima si trasformano non in fiumi di denaro frusciante provenienti dal tuo nuovo ecommerce, ma in un bell’encefalogramma piatto del nuovo sito…

E come mai?

Ti rispondo io: NON è che magari quei contatti email e telefonici che avevi prima col vecchio sito rappresentavano un PASSAGGIO FONDAMENTALE che il tuo cliente faceva nel suo processo d’acquisto?

E che magari dopo aver trovato il tuo sito, i contatti email/telefonici gli davano quel senso di sicurezza e fiducia che facevano cadere le ultime barriere e lo facevano comprare?

E se invece gli chiedi di comprare direttamente senza “parlarti” non riesci a dare la fiducia sufficiente e alla fine non vendi una mazzafionda?

Ecco, cose simili a questa le ho viste accadere un sacco di volte.
Il consiglio che quindi ti do è di PENSARCI MILLE VOLTE prima di stravolgere nel nuovo sito qualcosa che nel vecchio funzionava.
?

Bene, siamo arrivati al punto che le brutte notizie sono finite e passiamo a quelle buone e ai  9 consigli che ti invito a seguire per realizzare un nuovo sito web che sia più efficace del vecchio.

Quindi mettiti comodo e procedi con la lettura.

Restyling Sito Web: 9 consigli da seguire per realizzare un nuovo sito web più EFFICACE del vecchio

1. Analizza i TUOI concorrenti
Ogni volta che parlo con un imprenditore di come fare il nuovo sito web, nel 99% dei casi NON ha una idea chiara di come fare il nuovo sito.

E quando ce l’ha, in quell’1% dei casi, è sbagliata! (scherzo).

A mio parere uno dei punti da cui partire per decidere che tipo di restyling apportare al tuo sito web riguarda l’analisi dei competitors.
Ti spiego però come farla al meglio:

a) Analizza cosa hanno in PIU’ i siti dei tuoi concorrenti:
Hanno sezioni del sito a cui non avevi pensato e che pensi possano essere utili per i tuoi clienti? Usano un approccio grafico molto ricercato o sono siti dalla grafica minimalista?

In quante lingue sono?

Più in generale verifica come sono strutturati cercando di coglierne le qualità migliori per poi decidere quali riportare sul tuo nuovo sito che dovrai realizzare.

b) Analizza cosa NON hanno i siti dei tuoi concorrenti:
Oltre a verificare cosa hanno in più rispetto al tuo attuale sito, prova a pensare cosa gli manca. L’obiettivo auspicabile da raggiungere infatti deve essere possibilmente quello di DIFFERENZIARSI offrendo di più agli utenti.

Magari non è sempre possibile, ma almeno impegnati a provarci!

c) Analizza i GIUSTI Competitor:
Questo è un altro aspetto molto interessante. Spesso quando chiedo agli imprenditori con cui discuto del loro progetto web di indicarmi il nome di qualche loro concorrenti, mi vengono indicati i concorrenti storici dell’azienda, magari quelli più vicini, ma QUASI MAI quelli messi meglio online.

Quindi, oltre ad analizzare il sito del concorrente col quale da anni ti SCORNI sul mercato, prova a cercare su Google i risultati dei siti meglio posizionati per parole chiavi riguardanti il tuo prodotto e servizio, e dai un’occhiata anche e soprattutto a quei siti: se Google li premia posizionandoli nelle prime posizioni vorrà dire che qualcosa da imparare da loro ci sarà, NON TI PARE?

d) Analizza i concorrenti “OLTRE IL TUO ORTICELLO”:
Altro errore che spesso sento compiere ai miei clienti quando guardano alla concorrenza per trarre spunti sul restyling del sito web  è quello di guardare solo nel PROPRIO ORTICELLO, e mai oltre…Questo è un errore, e ti spiego perché con un esempio:

Poniamo il caso che tu sia un ristoratore di Trapani che deve rifare il sito del proprio ristorante. Quello che sempre succede è che l’imprenditore in questione guarda ai siti dei migliori ristoranti di Trapani, perché quelli sono i suoi concorrenti. Ma siamo sicuri che tra i siti dei ristoranti di Trapani troviamo l’eccellenza dei siti web per la ristorazione? Io scommetto sul NO…

Quindi oltre che guardare i siti dei tuoi colleghi “dirimpettai” potresti cercare online i siti dei ristoranti di Milano, Roma, Londra, Parigi, New York…e quindi di città un “tantino” più grandi di Trapani. Scommettiamo che ti viene fuori qualche spunto più interessante?

P.S: Ovviamente il discorso vale qualunque sia il settore in cui operi…

e) Analizza i concorrenti LATERALI:
Ultimo consiglio che ti do riguardo l’analisi della concorrenza è quello di guardare ai concorrenti “LATERALI”. E prima di spiegarti cosa intendo, ti spiego il perché…

Se guardi solo ai concorrenti del tuo settore, sicuramente è già un buon punto di partenza, ma in questo modo sarà più difficile che possa venirti in mente qualche idea per differenziarti dalla massa. Quindi prova a guardare ai concorrenti LATERALI, ovvero: tornando all’esempio del ristoratore di Trapani fatto nel punto precedente, oltre a guardare ai siti dei ristoranti, potresti analizzare i siti delle pasticcerie più rinomate al mondo per controllare se nei siti in questione vengono utilizzate sezioni, modi di comunicare o altro che possa essere mutuato per il sito della tua azienda.


2. Analizza il tuo CLIENTE [IMPORTANTE]
Scommetto pizza e birra che i motivi principali per cui i tuoi clienti acquistano da te NON SONO PRESENTI E CITATI nel tuo sito da nessuna parte.

Vuoi fare sta scommessa? OK, cominciamo…

– Quali problemi risolvi al tuo cliente?
– Perché si rivolge a te e non ai tuoi concorrenti?
– Quali sono le sue preoccupazioni principali rispetto ai tuoi prodotti/servizi?

Li hai individuati? Ottimo.
Ora cerca nel tuo sito, dove sono queste informazioni?

Non ci sono, verò?
Benissimo, io prendo una diavola + salsiccia e rucola e birra (media, of course…)
Scherzi a parte ti faccio anche DUE esempi così capisci meglio cosa intendo.

Esempio n°1: Dentista
I clienti dei dentisti (i pazienti) hanno due principali preoccupazioni che li fanno rimandare gli interventi ai denti: la paura del dolore e il costo elevato degli interventi.

Ora cerca su Google i siti dei dentisti della tua città e dimmi in quanti trovi informazioni “Rassicuranti ed EVIDENTI” riferiti a perché non avere paura del dolore (ex perché il progresso tecnologico/medico ha ridotto di moto le sofferenze) e informazioni circa i pagamenti e i costi degli interventi (ex. possibilità di finanziamenti in comode rate che fanno quasi tutti ma che nessuno comunica)

Esempio n°2: Grossista di prodotti per bar e ristoranti
Ho parlato un paio di mesi fa con un cliente che di lavoro commercializza prodotti e semilavorati per bar, ristoranti, pasticcerie ecce cc…

Ha rifatto il sito da poco. Quando ci ho parlato gli ho chiesto: “Quali sono i benefici maggiori che date ai vostri clienti e che loro apprezzano di più”

Tra gli altri il cliente mi ha citato la consegna in 12 ore dall’ordine (perché bar, ristoranti ecc aspettano sempre l’ultimo momento per ordinare e poi hanno bisogno di una consegna veloce).

Pensi che nel sito appena fatto ci sia accenno al fatto che consegnano in 12 ore?
NO. Nessuna traccia.

Ecco, probabilmente ora hai capito meglio a cosa mi riferisco, giusto?
Ottimo, riguarda il tuo sito, pensa ai tuoi clienti e capisci cosa manca e dovrai aggiungere nel nuovo sito internet aziendale.


3. Analisi del tuo sito
In questo terzo punto ti indico che tipo di analisi devi fare sul TUO VECCHIO sito prima i fare il restyling.

Nello specifico, ti consiglio di controllare:
a) Pagine che convertono
: quali sono le pagine che ti portano più contatti?
Con quali pagine vendi di più i tuoi prodotti/servizi?

Controllale per bene, fattene un elenco ed abbi cura di tentare di capire i motivi per cui possano a tuo parere convertire di più rispetto ad altre, per adeguare nella misura possibile anche altre pagine del sito che convertono meno e mantenere le caratteristiche più efficaci anche sul nuovo sito.

b) Visite: quali sono le pagine che hanno il maggior numero di visite? Elenca anche queste e prova anche in questo caso a capire la motivazione del “successo” di queste pagine

c) Frequenza di rimbalzo: ci sono pagine che hanno una frequenza di rimbalzo molto alta? Queste pagine sono davvero utili al mio business? Analizza questi fattori per capire poi se eliminare o modificare le pagine che hanno una frequenza di rimbalzo molto alta.


4. Descrivi subito la tua USP (Unique Selling Proposition) [IMPORTANTE]
Dal tuo sito si deve capire IMMEDIATAMENTE cosa fai, per chi lo fai e perché lo fai.
Possibilmente questa cosa si deve capire in OGNI pagina del tuo sito.

E come per altri punti, questo è spesso trascurato.  Anche se è tra i più importanti.
L’utente dedica pochi secondi alla comprensione di una pagina web: se non capisce IMMEDIATAMENTE dove si trova, lo perdi!

STOP.

Ora guarda l’home page qui sotto:

Cosa vendono questi?
Lascia perdere la grafica (il sito è vecchio, anche se ancora online) ma focalizzati proprio sul messaggio. Secondo te cosa vendono e a chi lo vendono?

Vabbè dai, inutile girarci intorno, NON si capisce neanche a sforzarsi.
Te lo dico io, producono macchinare industriali (non specifico per privacy).

Ecco, questo rischio devi ASSOLUTAMENTE evitarlo nel tuo sito, adeguando oltre che la presentazione grafica e le immagini alla comunicazione che vuoi passare anche un MESSAGGIO TESTUALE che spieghi SUBITO cosa fai, per chi lo fai e perché lo fai.

Esempio:
– “Trasforma il tuo corpo con 3 allenamenti da 20 minuti a settimana”
– “Il Web Marketing spiegato “semplice” all’imprenditore”
– “Con Skype, chiacchiere in libertà in tutto il mondo. Chiama, scrivi e condividi quello che vuoi gratis.”

Quelli sopra sono tre esempio di Unique Selling Proposition  (USP) che è il nome che usano quelli bravi per individuare la frase (che non devi confondere con lo slogan) che spiega immediatamente cosa fai, per chi e perché, dando all’utente che visita il tuo sito IMPORTANTISSIME informazioni per capire all’ISTANTE chi sei e se sei adatto per lui.

Anche qui scommetto che sul tuo sito nessuna traccia di USP.
Vabbè, fai in tempo adesso a correre ai ripari. 😉


5. Design e Grafica
Due consigli sulla grafica e sul design. Brevi e concisi ma DIRETTI.

a) Non ti ispirare al sito della APPLE:
Perché tu NON SEI la Apple, probabilmente vendi robe diverse dalla Apple a persone diverse dai clienti della APPLE.
Lascia perdere.

b) Non fare l’originale: evita di realizzare una grafica del tuo sito che sia completamente diversa da quella dei tuoi competitor.

Se nel tuo mercato i siti si “assomigliano” i clienti della tua nicchia saranno abituati ad un certo tipo di navigazione.

E si aspetteranno quindi di trovare quel tipo di contenuti in quelle posizioni ecc.
Se tu stravolgi il tuo sito per fare l’orginale, corri il forte rischio che l’utente atterri sul tuo sito, si trovi spaesato e NON apprezzando affatto la tua originalità ne uscirà immediatamente.
Quindi occhio a essere TROPPO originale.


6. Hai delle foto DECENTI?
Organizzati per avere delle foto decenti. Ti prego.

E non mi riferisco a comprare le foto su internet che, per carità, ne trovi di belle, ma si capisce immediatamente che sono “comprate”.

Una parte delle foto può anche essere acquistata, ma tutte quelle che riguardano l’azienda e le persone della tua azienda falle fare da un fotografo una volta per tutte.

Esempio:
Hai pagina sul tuo sito che parla dell’assistenza clienti?
Nella tua azienda ci sono 2/5/10 persone che si occupano dell’assistenza?

Ottimo, metti la LORO foto in quella pagina, non la solita fotina della tipa con la cuffietta che si trova in centinaia di siti online ?


7. Scegli il FONT giusto (fai il test “ielleuno”)
Anche quest’aspetto è molto importante e spesso sottovalutato: la scelta del font da usare sul sito web e la leggibilità dei contenuti.

Evita di scegliete font strani che magari possono sembrarti in un primo momento “originali” ma che possono incidere negativamente sulla leggibilità dei tuoi contenuti.

A questo proposito ti aiuto consigliandoti un test tanto veloce quanto efficace per la scelta di un font leggibile: il Test “ielleuno” (vedi immagine sotto)

Test ielleuno

In pratica questo è quello che devi fare: scegli il font che ti piace, digita una I (i) maiuscola, una elle minuscola e il numero uno: se non distingui bene i tre simboli è un disastro, cambia font!


8. I contenuti: aggiornali e aggiungi i mancanti
Siamo ai contenuti.
Se stavi pensando di lasciare sul nuovo sito gli stessi che hai dal 2003, beh…facciamoci una ragionata.

Magari qualcosa da riutilizzare la troviamo anche, ma ti invito a verificare per bene.

Non sarà il caso di dare una bella rinfrescata anche ai testi?
Nel sito vecchio c’erano tutte le informazioni che il potenziale cliente cerca?
Oppure mancava qualcosa che è il caso di inserire nel nuovo sito?
Ci sono domande frequenti ti fanno i clienti e che potrebbero diventare contenuti del nuovo sito?

Insomma, i contenuti sono molto importanti: e quanto fai il restyling del sito web è il momento buono di verificare quali mancano, quali sono carenti e mettersi al lavoro per colmare le lacune.


9. Fai ATTENZIONE alle CALL TO ACTION

Per Call To Action si intendono quelle parti del sito che invitano l’utente a compiere un azione: banner che invitano a visitare particolari sezioni del sito, tasti di iscrizione alla newsletter, form per la richiesta di preventivi o informazioni o assistenza.

Quello che devi pensare di fare quindi è di disseminare il tuo sito del numero maggiore di CALL TO ACTION il più specifiche possibile.

Ad esempio, invece di avere un form di contatti generico, potresti pensare ad un sito che abbia una sezione per la richiesta di preventivi e/o informazioni commerciali, uno per le richieste di assistenza e/o pezzi di ricambi e uno per proporre la propria candidatura lavorativa (il famoso “Lavora con noi”), avendo cura di personalizzare i campi di ciascun form chiedendo all’utente informazioni specifiche.


10. Mobile-friendly VERO
Realizza un sito che sia DAVVERO mobile friendly.
Ti spiego cosa intendo.

Innanzitutto il sito deve essere chiaramente visibile da mobile in tutte le sue pagine.
E per controllare questo aspetto puoi utilizzare questo strumento gratuito messo a disposizione di Google.

Lo strumento è semplicissimo: ti ci colleghi, inserisci l’indirizzo del tuo sito web, clikki invio e lui ti da il responso se il sito è mobile oppure ha qualche problema da mettere a posto.

Questo per quanto riguarda la parte “tecnica”.
Ma poi chi compra sono i clienti e le persone.

Quindi cosa intendo per mobile friendly vero?

Intendo che ad esempio, puoi realizzare una versione mobile del tuo sito web che abbia sempre in evindenza un bannerino per chiamarti direttamente (visto che il grosso delle visite mobile sono fatte da smartphone), richiederti un preventivo ecc.

Insomma, avere un sito mobile che permetta da smartphone le azioni di conversione in maniera facilitata.

[Video Bonus 9’12”]:
? Come decidere cosa mettere nella home page del sito nuovo partendo dai NUMERI (e non “Ad Mentula Canis”) ?

Se sei un imprenditore ti sarà probabilmente capitato almeno una volta di imbarcarti nella fantastica avventura di rivolgerti ad una uebb aggenzy per rifare il sito web.

Come avete deciso cosa mettere in home page del nuovo sito? Non me lo dire. Lo so già.

Ci sono due ipotesi:
1) Se sei stato fortunato dalla uebb aggency hanno chiesto a te cosa volevi mettere in home page (peccato che tu però non ne sai mezza),

2) Se hai avuto sfiga, t’hanno fatto loro una proposta basata sulla loro “creatività” ???

C’è una terza via.

Che non prevede ipotesi “Ad Mentula Canis” ma lo studio dei numeri da cui prendere delle decisioni. Ti spiego di cosa si tratta nel video di oggi. Buona visione e al prossimo video!

*********************************
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16 risposte

  1. Sei uno dei migliori info marketer ed esperti di web che abbia avuto la fortuna di conoscere online. Grazie davvero Gianpaolo per le tue precise, interessantissime e dettagliatissime, nonchè elargite in modo semplice e chiaro, INFO sul mondo web high tech!

  2. L’articolo più bello, completo, esaustivo e coinvolgente che abbia letto in merito! Complimenti per la tua competenza e grazie per la chiarezza e i contenuti! Ti seguo da poco e mi stai ridando speranza! Un saluto e buon lavoro

  3. Ottimo articolo, come sempre interessante!
    Domanda (da ignorante in materia): fai nell’articolo la distinzione tra USP e slogan (che dici essere qualcosa di diverso); potresti illuminarmi sulla differenza tra le due? Grazie!

    1. Ciao Dario…
      La Usp è quella di cui parlo nell’articolo.

      Gli Slogan invece sono [Da Wikipedia]: Frase concettosa e sintetica, orecchiabile e suggestiva, destinata a rimanere impressa nella mente e a persuadere l’ascoltatore, usata spec. nella propaganda politica e in pubblicità.

      Il problema diffuso degli Slogan è che te li ricordi, ma non ricordi a quale prodotto sono associati (e perchè dovresti comprare quel prodotto).

  4. lavoro nel tuo stesso settore, non faccio post nformativi come i tuoi , che però leggo sempre con molto interesse, anche se tante delle cose che dici le conosco, spesso serve a rammentarmele (io nello specifico mi occupo più del commerciale che del tecnico).
    condivido volentieri i tuoi post perchè sapere che si può lavorare bene, onestamente e spiegando tutto al cliente mi fa sentire bene,
    Grazie.

  5. Ritorniamo alle basi. Ripasso più che perfetto direi. +++++
    La mia domanda invece è diversa:
    se un sito che “converte e funziona” deve essere aggiornato per necessità causa incompatibilità template usato ( non più aggiornato dal team sviluppo) e quindi con php e plugin usati al suo tempo, sarebbe sufficiente aggiungere un nuovo tema e fare i dovuti aggiustamenti grafici, oppure meglio rifare tutto da capo?

    Il mio dubbio sta nel fatto che cambiando solo il tema si porti dietro “casini” vecchi di un sito realizzato 5 anni fa con bug e interventi vari per tenerlo attivo….
    Un consiglio

    1. Andrea grazie dei complimenti.
      Quanto alla tua domanda ti rispondo che dipende: deve decidere il tuo programmatore la via migliore da seguire.

      Se, come accenni, è un sito che presenta bug, è molto probabile che la via più sensata da seguire sia il rifacimento completo.
      Però è necessaria un’analisi tecnica specifica del sito in questione.

      In bocca al lupo

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